La prima volta che visiti Grazzano Visconti non riesci subito ad inquadrarlo. Siamo in un villaggio medievale o nella ricostruzione di un parco a tema? In effetti possiamo dire che è entrambe le due cose. Il tutto nasce dalla visione di un nobile dell’aristocrazia italiana di fine ‘800, amante e sostenitore dell’arte e dell’artigianato e decide di trasformare una sua proprietà in un centro dedito alla cultura e alle tradizioni. Oggi il borgo è rinomato proprio per queste attività ma è anche conosciuto e frequentato per i suoi molti eventi. Nel 1986 Grazzano Visconti viene insignita del titolo di Città d’Arte. MasterpieceItalia ti porta oggi alla scoperta di questa Meraviglia: ecco quindi cosa fare e cosa vedere a Grazzano Visconti!
1. CARTA D’IDENTITA’
MERAVIGLIA: Borgo storico
LOCALITA’: Frazione di Vigolzone
PROVINCIA: Piacenza
REGIONE: Emilia Romagna
ALTITUDINE: 165m s.l.m.
ABITANTI: 390 circa (abitanti della frazione)
2. STORIA DI GRAZZANO VISCONTI
Grazzano viene citato nei documenti intorno all’anno 1000 quando queste terre appartenevano al monastero di San Savino di Piacenza. Il Castello viene costruito nel 1395 come dono del Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti alla sorellastra Beatrice andata in sposa ad un nobile piacentino, Giovanni Anguissola. Nel 1414 Bernardo Anguissola, succeduto al padre, riceve dall’imperatore Sigismondo di Lussemburgo l’investitura sul castello di Grazzano e su quelli vicini di Riva e Montesanto e dei villaggi di Carmiano e Ponte Albarola. Nonostante l’atto imperiale, la nobiltà piacentina si mette di traverso e di fatto impedisce agli Anguissola di dominare sul feudo concesso. Tutto questo fino a quando il duca di Milano Filippo Maria Visconti conferma il diritto e rende il feudo indipendente dalla giurisdizione di Piacenza (1438). Pochi anni dopo farà lo stesso il Duca Francesco Sforza, sempre per ribadire l’autorità di Milano sulle terre piacentine.
Nel 1462 una ribellione contadina nella zona contro il dominio degli Sforza viene sedata proprio nei pressi di Grazzano. Nel 1521 i conti Anguissola comandano una piccola forza, per lo più contadini e banditi di montagna, e si uniscono a quanti vogliono cacciare i francesi che hanno conquistato Piacenza. Vengono sconfitti e Grazzano viene distrutta. Pochi anni dopo Grazzano subisce il saccheggio anche dai Lanzichenecchi. Nel 1547 nel castello si organizza la congiura che porta Giovanni Anguissola a uccidere il Duca di Parma e Piacenza Pier Luigi Farnese (figlio di papa Paolo III Farense) per conto di Ferrante Gonzaga (duca di Milano) e del suo imperatore Carlo V. Dopo questo atto Giovanni Anguissola si trasferisce in Lombardia dove diventa funzionario per conto dell’imperatore Carlo V. I suoi beni e diritti a Grazzano gli vengono confiscati fino al 1576 quando li riottiene e li cede ai cugini del ramo familiare di Vigolzone.
Alla fine del ‘500 il feudo di Gazzano viene elevato a marchesato dai signori del Ducato di Parma e Piacenza. Fino alla fine dell’800 rimane di proprietà degli Anguissola che ne loro ultimo periodo di possesso gestiscono il castello come residenza di campagna. Questo porta ad un progressivo abbandono e disfacimento delle strutture. Nel 1870, alla morte senza eredi del conte Filippo Anguissola, la proprietà di Grazzano passa alla moglie Francesca Visconti per poi arrivare nel 1883 in quelle del nipote Guido Visconti di Modrone e, pochi anni dopo, di suo figlio Giuseppe responsabile della trasformazione che tutti oggi possiamo ammirare.
3. IL PROGETTO E LA VISIONE DEL DUCA GIUSEPPE VISCONTI DI MODRONE
La figura di Giuseppe Visconti di Modrone è molto interessante. Vive a cavallo tra due secoli. Vede la fine dell’800, la Belle Epoque, il movimento Liberty dei primi del ‘900, le due Guerre Mondiali. Essendo di nobile famiglia, conduce una vita agiata e di cultura. E’ capitano d’industria, presidente della squadra di calcio milanese dell’Internazionale (1914-1919), filantropo e artista. Conosce e frequenta molte personalità dell’epoca come ad esempio la famiglia Reale dei Savoia e Gabriele d’Annunzio.
Dal 1905 inizia un ampio progetto di riqualificazione della sua tenuta di Grazzano che all’epoca comprendeva un castello, un parco ed alcuni edifici limitrofi tutti in cattive condizioni. Il suo obiettivo era quello di creare un luogo dove poter vivere, come in un borgo medievale, lontani dalla città e dalle industrie, coltivando la terra e dedicandosi ai nobili mestieri dell’artigianato, vera espressione della natura e della creatività umana.
Fino al 1915 numerosi interventi trasformano completamente la proprietà al cui centro di tutto si trova il castello di famiglia, molto caro al Conte e successivamente ai suoi discendenti. L’antico edificio si trova poi circondato da un meraviglioso parco e dal nuovo borgo neo-medievale in cui i suoi abitanti hanno sempre potuto trarre vantaggio dalle comodità di una buona vita per potersi infine dedicare allo studio e alla pratica delle arti e dell’artigianato.
L’ultima intuizione del Conte riguarda l’aspetto turistico che una località simile poteva avere. Sin dalla sua costruzione troviamo così nel borgo un hotel e diversi ristoranti pronti a soddisfare le esigenze dei visitatori. Nel 1937 Giuseppe Visconti di Modrone ottiene dal re Vittorio Emanuele III il titolo di Duca di Grazzano. Il Duca muore a Milano 4 anni più tardi.
4. LE 5 COSE DA VEDERE A GRAZZANO VISCONTI
CASTELLO
A pianta quadrangolare, è costituito su tre lati da edifici, mentre il quarto lato è chiuso da mura merlate. Tutt’attorno un fossato e un ponte d’accesso al complesso in muratura che dal 1689 sostituisce l’antico ponte levatorio. Dal 1395 ad oggi il castello ha subito diversi ampliamenti e cambiamenti, la maggior parte dei quali avvenuti proprio nei primi del ‘900 ad opera del Duca Giuseppe Visconti.
PARCO
Il bellissimo parco si estende per circa 12 ettari. Riflette benissimo il gusto e il carattere del suo creatore. Un giardino all’italiana che convive con ambienti a bosco, tra vialetti sinuosi e scorci romantici, giochi d’acqua in fontane e statue di marmo accarezzate dalla vegetazione. Un’aspetto importante è la presenza di molte specie arboree autoctone come la Farnia, l’Olmo, l’Acero Campestre, il Nocciolo, il Pioppo Nero, il Carpino e il Frassino. Vi sono però anche specie introdotte per piacere e per estetica, come il Cedro, il Cipresso Americano e il Bambù oltre piante sempreverdi come il Pino, il Leccio, il Tasso, il Bosso per rendere verde e attraente il parco anche nei mesi più freddi. Molti alberi oggi si avvicinano al secolo di vita. Il più vecchio però è un Platano di 150 anni circa.
BORGO
Prima dei lavori di riqualifica dell’area, oltre al castello esistevano poche case rurali fatiscenti del ‘700 e la chiesa parrocchiale dei santi Damiano e Cosma del 1650 edificata a sua volta su una preesistente struttura del XIII sec. La trasformazione e costruzione del borgo viene affidata all’amico architetto Alfredo Campanini ma nei primi anni dei lavori anche il conte prende parte attiva, dipingendo e affrescando in prima persona. Da poche sparute case ben presto l’area assume i connotati di quel borgo fortificato neo-medievale immaginato. Si compone di numerosi edifici come la scuola per artisti e artigiani, le botteghe e i negozi, le case per i suoi abitanti, un asilo, un hotel e dei ristoranti per i visitatori. Al centro di tutto il palazzo podestarile con la torre merlata e l’annessa piazza del Biscione, su cui troneggia appunto il simbolo della famiglia Visconti.
MUSEO DELLE CERE
Questo suggestivo museo ci racconta la storia del territorio in una chiave un po’ insolita. Con il sapiente utilizzo della cera, dei costumi e delle scenografie possiamo rivivere diversi periodi storici, dalle guerre puniche alle vicende dei Farnese, Da Maria Luigia di Parma a Giuseppe Verdi.
Info QUI.
MUSEO DELLE TORTURE
Per la posizione di tutti i luoghi di interesse consulta la nostra Mappa !
5. PRODOTTI TIPICI DI GRAZZANO VISCONTI
ARTIGIANATO
La trasformazione in borgo neo-medievale avviene sulla spinta del desiderio del conte di realizzare un luogo in cui le arti e l’artigianato potessero trovare spazio, ispirazione e libero sfogo. Sin dai primi anni l’artigianato soprattutto di legno, ceramica e ferro battuto è stato apprezzato e ricercato.
La lavorazione del legno e la produzione di raffinati elementi d’arredo hanno portato alla nascita di uno stile unico, chimato stile Grazzano, i cui prodotti sono oggi richiesti ed esportati in molte parti del mondo. E’ uno stile dominato dal bassorilievo con intagli molto fitti e profondi, con figure prima disegnate sulla tavola poi incise con mano d’ artista sino a sbalzarne i contorni con gesti precisi e pazienti.
La lavorazione del ferro avviene come nei secoli scorsi, artisticamente a martello.
Oggi il borgo è molto più rivolto all’aspetto turistico e le botteghe artigiane dividono lo spazio con negozietti in cui si trovano prodotti a tema medievale e fantastico, rivolti per lo più ai visitatori più piccoli.
6. COSA FARE A GRAZZANO VISCONTI
EVENTI
Una delle caratteristiche del borgo di Grazzano Visconti è quella di essere animato da una moltitudine di eventi e attività durante l’anno. Elencarli tutti sarebbe lungo e comunque è consigliabile seguire la programmazione direttamente sul sito della Pro Loco di Grazzano che è una delle più vecchie del territorio piacentino e si occupa della promozione turistica del borgo. Tutte le Info sugli eventi le trovate QUI.
Una delle manifestazioni più seguite è quella del Corteo Storico in cui numerosi figuranti fanno rivivere ai visitatori una coinvolgente atmosfera medievale. Le piazze e le strade del borgo sono addobbate da fiori e animate da mercanti, spettacoli di saltimbanchi, cantastorie e musici. C’è poi il torneo d’armi tra cavalieri, la Quintana del torneo a cavallo, accampamenti militari, spettacoli dei falconieri, allestimenti di vita medievale con laboratori d’arti ed antichi mestieri dedicati ai più piccoli.
(manifestazione a pagamento)
7. CURIOSITA’
FANTASMA – Ovviamente non c’è castello senza fantasma. Qui a Grazzano ha il nome di Aloisa e la troviamo raffigurata in alcune statue nel borgo. La leggenda vuole che la giovane donna, sposata con un capitano della milizia, muore di gelosia per i continui tradimenti del marito. Da allora si dice che talvolta si metta a perseguitare ignari ospiti del castello tirando i piedi o schiaffeggiando fino a quando non riceve doni che appaghino il desiderio e la sua vanità. Per questo motivo troviamo spesso sulle sue statue ghirlande floreali o oggetti volti a soddisfare il suo spirito inqueto.
FIGLIO ILLUSTRE – Giuseppe Visconti di Modrone ebbe 7 figli, il più noto di questi è il quartogenito, Luchino Visconti (1906-1976), regista di fama internazionale.
Se vuoi approfondire la vita e le vicende di questo personaggio importante del nostro Paese vai QUI.
CAMINI – Ad un occhio attento, si può notare come i moltissimi camini che svettano sui tetti degli edifici del borgo siano tutti diversi l’uno dall’altro. Una particolarità voluta e pensata da chi li ha costruiti.
8. SERVIZI
PARCHEGGI – Il Borgo è molto ben servito dai due ampi parcheggi (Nord e Sud) a pagamento con tariffa giornaliera e che consentono la sosta ad auto, camper e bus. Non sono però presenti aree di sosta attrezzate.
ACCESSIBILITA’ – Non ci sono sostanziali problemi per le persone con disabilità. Sia il borgo che il parco sono ben tenuti e facilmente accessibili. Il castello non è accessibile ai disabili con ridotta capacità motoria. Per maggiori info QUI.
Le auto per trasporto disabili hanno a disposizione un’area per la sosta gratuita situata nei pressi del Parcheggio Sud.
PET FRIENDLY – Il borgo e il parco sono accessibili agli amici a quattro zampe purchè tenuti al guinzaglio e i padroni siano muniti di sacchetti igienici.
Nel castello non è permesso invece introdurre animali.
APERTURA e BIGLIETTI – Il borgo è sempre aperto e visitabile, come lo sono i negozi e i ristoranti (attenzione comunque ai giorni di riposo dei vari locali).
Parco e castello sono visitabili solo con guida nei giorni e orari di apertura.
Per info e biglietti vedi QUI.
BAGNI PUBBLICI – Il borgo è ben strutturato per accogliere i suoi visitatori e la presenza di bagni pubblici lo dimostra.
Per la posizione di tutti i luoghi di interesse consulta la nostra Mappa !
9. CONSIGLI
- Grazzano è uno di quei luoghi dove spendere bene il proprio tempo. lo può visitare nei periodi di bassa affluenza e allora il borgo è tutto per te. Puoi passeggiare tranquillamente assaporando con tutta calma le atmosfere e i dettagli.
- Oppure lo puoi vivere durante i molti eventi. In questo frangente Grazzano è perfetto per i bambini che trovano moltissime attività pensate proprio per loro.
- Ovviamente non si può non menzionare la visita dei negozietti e delle botteghe dove trovare oggetti unici, perfetti magari per un regalo.
- In ultimo, ma non per importanza, meritano una visita sia il castello che il parco.
DISCLAIMER – Come sempre, non potendo garantire il monitoraggio e l’aggiornamento continuo delle informazioni su musei, parcheggi e altri servizi, ti consigliamo di controllarli tu stesso in fase di organizzazione del viaggio o comunque prima dell’arrivo in questa località.