Putignano è una delle città simbolo del carnevale in Italia ma anche nel mondo. Con le sue oltre 600 edizioni è tra i carnevali più antichi del mondo. La manifestazione si sviluppa su diverse settimane di eventi divisi tra il sacro e il profano, tra la tradizione e l’innovazione. Ma Putignano è anche Puglia, con il suo territorio, la sua enogastronomia contadina e l’atmosfera mediterranea. La Grotta del Trullo è una di quelle mete da non perdere e da inserire in un più ampio itinerario alla scoperta di questa incredibile regione, a pochi chilometri dal mare e a pochi chilometri da tante altri meravigliosi capolavori. 11 luoghi da vedere per vivere appieno la città. Scopri con noi cosa fare e cosa vedere a Putignano, la città dal carnevale più lungo d’Europa!
1. DATI DELLA LOCALITA’
- COMUNE: Putignano
- PROVINCIA: Bari
- REGIONE: Puglia
- ALTITUDINE: 372m
- SANTO PATRONO: S. Giovanni Battista (24 giugno), Maria SS. Addolorata (19 settembre), S. Stefano (protettore della città) (3 agosto)
- ABITANTI: 25770
- NOME DEGLI ABITANTI: putignanesi
2. STORIA DI PUTIGNANO
Come spesso accade nella nostra penisola, anche la storia di questo territorio inizia molto indietro nel tempo. Le più antiche tracce e reperti finora rinvenuti ci raccontano della presenza di uno dei centri abitati dei Pauceti, che insieme ai Dauni a nord e i Messapi a sud formavano l’antico popolo dei Japigi, abitanti dell’antica puglia pre-romana. L’influenza della dominazione greca sulla costa ha sicuramente contributo alla prosperità della zona. Sotto il dominio romano invece la regione si è riorganizzata secondo i modelli della nuova cultura dominante. Molti centri dell’entroterra, tra cui molti insediamenti Pauceti sono stati abbandonati o sono caduti in rovina a favore di centri più vicini ala costa o alle strade romane.
Per tutto l’altro medioevo si hanno poche testimonianze mentre dall’anno 1000 sappiamo che il territorio di Putignano passa, grazie ad una concessione di Goffredo d’Altavilla Conte di Conversano, sotto il controllo benedettino dell’Abbazia di Santo Stefano di Monopoli e diventa un vitale centro agricolo. Ai monaci benedettini viene dato qui il possesso del castello. Nella prima metà del 1200 gran parte dei domini pugliesi dell’imperatore Federico II di Svevia gli si ribellano appoggiando il Papa nella sua controversia contro l’imperatore scomunicato. Uno di questi è Putignano e per punizione l’imperatore fa distruggere le antiche mura e il castello.
Nel 1317 si ha notizia di alcune discordie tra i benedettini e del conseguente passaggio all’autorità dell’ordine dei Gerosolimitani (ordine cavalleresco nato nel periodo delle crociate per proteggere e assistere i pellegrini verso la Terra Santa di cui fanno parte ordini famosi come gli Ospitalieri di San Giovanni, i Templari, i Teutonici per citarne alcuni). I Gerosolimitani erano diffusi in tutta Europa e dividevano i loro domini in Gran Priorati, Baliaggi e Commende. Qui a Putignano vi era un importate e prospero Baliaggio governato da un Balì (questo il nome della carica del comandante).
E’ anche di questo periodo storico il fenomeno delle incursione dei pirati turchi e saraceni sulla costa adriatica e per questo motivo della vicina Monopoli si decide di trasferire qui una icona bizantina raffigurante la Vergine Maria e le reliquie di Santo Stefano. Pare che proprio questo fatto ha dato origine alle Propaggini, oggi manifestazione di apertura del secolare Carnevale di Putignano. Con il periodo Gerosolimitano Putignano inizia a crescere oltre la vecchia prima cinta muraria. A metà del ‘400 l’Ordine realizza diverse opere urbanistiche importanti tra cui nuove e più imponenti mura e riedifica la più vecchia chiesa del borgo, San Pietro Apostolo, risalente all’anno 1000.
Durante il ‘600 Putignano diventa un importante e ricco centro agricolo le cui chiese possono vantare diverse opere d’arte, che però oggi non possiamo ammirare perché furono requisite per la quasi totalità dai francesi della Repubblica Napoletana alla fine del ‘700. Pochi anni dopo, sempre sull’onda del fervore repubblicano, vengono piantati tre Olmi in memoria dei principi e degli ideali repubblicani. Ad oggi solo uno di questi alberi è sopravvissuto e si trova nei pressi del Municipio.
3. COSA VEDERE A PUTIGNANO
I Capolavori a Putignano:
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
Il primo nucleo dell’attuale chiesa si può fare risalire probabilmente ad almeno il 1000. All’epoca Putignano era solo un piccolissimo villaggio di contadini con la sua piccola chiesetta. Nel 1085 si ha notizia di alcuni lavori di rifacimento da parte del Conte di Conversano, ma la sua definitiva e ufficiale consacrazione la si ha solo nel 1158. Nel XV sec. il Balì Carafa e l’Università di Putignano (università è l’antico nome che veniva dato ai comuni del regno), di cui vediamo gli stemmi in rilievo sulla porta maggiore, operano le maggiori modifiche all’edificio, ampliando e spostando l’ingresso principale dove lo vediamo oggi. Allo stile antico, medievale, si sovrappone nei successivi secoli quello Barocco. La maggior parte degli arredi e delle decorazioni poi sono prodotti a partire dal 1700, come ad esempio lo splendido soffitto ligneo riccamente dipinto e decorato, le cappelle laterali, l’altare maggiore in marmi policromati. Nell’oratorio viene conservata, all’interno di una nicchia, la statua della venerata Vergine Addolorata a cui nel 1762 viene intitolata la Congrega, la più numerosa delle sei Confraternite presenti ancora a Putignano.
(Visitabile)
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CHIESA DI SANTA MARIA LA GRECA
È una delle chiese più antiche e importanti del paese ed è sede della Confraternita della Santissima Trinità e del Comitato Santa Maria la Greca. E’ stata modificata nel corso dei secoli ed è arrivata a noi con un caratteristico stile barocco della facciata ed un impianto a croce greca con cupola centrale. Non si hanno notizie certe della data di edificazione ma sappiamo che è utilizzata sin dalla metà del ‘300. E’ un’importante luogo di culto e pellegrinaggio per i preziosi tesori che conserva, in particolare l’Icona Bizantina della Vergine e la Reliquia del cranio di Santo Stefano Protomartire. La tradizione vuole che questi importanti oggetti sia stati portati qui dai Gerosolimitani nel XIV sec. per il pericolo delle incursioni dei pirati turchi sulla costa. La chiesa è inoltre impreziosita da pregiate maioliche colorate di scuola napoletana (1751), statue lignee e dipinti.
(Visitabile)
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CHIESA MONASTERO DI SANTA CHIARA
Complesso del XVI-XVII sec. comprendente una piccola chiesa intitolata a Santa Chiara, un antico ospedale per infermi e un Conservatorio per fanciulle orfane e povere, quest’ultimo eretto grazie al contributo di una nobildonna appartenente alla confraternita della Morte e Orazione. Nel 1719 divenne poi monastero di clausura fino al 1911.
(Non visitabile)
CONVENTO DELLE CARMELITANE SCALZE
A metà del ‘500, l’università di Putignano decise di rilevare alcuni edifici del centro per realizzare un luogo dove le fanciulle potessero ritirarsi per dedicare la propria vita alla fede. Essendo una iniziativa laica, l’università si riservava il diritto di eleggere due curatori della struttura affiancati al priore del convento carmelitano (maschile) di Sant’Angelo. Per entrare nel convento si doveva pagare una dote. Questo consentiva l’ingresso di fatto solo alle fanciulle di famiglie nobili e benestanti. Nel 1866 il convento viene soppresso e diventa prima una scuola elementare, oggi la biblioteca civica.
GROTTA DEL TRULLO
La scoperta di questa incredibile grotta carsica avviene in modo fortuito il 29 maggio del 1931 a seguito di scavi per l’esecuzione della rete fognaria. Data la bellezza e l’importanza del ritrovamento, già dal mese successivo, l’allora podestà richiede la tutela del sito che diventa il primo sito di interesse turistico regionale e la prima grotta aperta al pubblico del sud Italia. Per proteggere l’ingresso e consentire un agevole accesso ai turisti viene quindi costruito un edificio in linea con lo stile tipico del territorio, ovvero il Trullo. L’inaugurazione al pubblico avviene il 21 giugno 1935 alla presenza del Principe Umberto II di Savoia. La scoperta è antecedente a quella della vastissimo sistema sotterraneo della vicina Grotta di Castellana avvenuta alcuni anni dopo e a seguito del quale si inizia a studiare su tutto il territorio della Murgia il fenomeno carsico.
(Visitabile)
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MUSEO CIVICO PRINCIPE GUGLIELMO ROMANAZZI CARDUCCI DI SANTO MAURO
Palazzo la cui prima edificazione avviene molto probabilmente nel XIV sec. ad opera dei Gerosolimitani che lo fanno poi diventare palazzo del Balì, la carica più alta del Baliaggio. Di quel primo edificio non rimane pressoché nulla a causa della confisca dei beni ecclesiastici durante la Repubblica Napoletana e dal successivo adattamento a palazzo signorile da parte della nobile famiglia Romanazzi Carducci (inizi 1800). Rimane così residenza privata fino al 1967 anno in cui il Principe dona al comune il palazzo, con tutti i suoi preziosi arredi e oggetti d’arte, con l’intento di farne un museo.
(Visitabile)
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PORTA BASENTO
Antica apertura sulla cinta muraria del ‘400 concessa dal balì Carafa. Su di essa possiamo oggi ammirare il simbolo dell’Ordine, una croce a otto punte.
IL SEDILE
Alla fine del ‘500, alcuni edifici all’angolo della piazza principale vengono adattati e trasformati nella sede dell’amministrazione comunale. Gli uffici vi rimangono fino al 1835 quando l’edificio necessita di troppi interventi di ristrutturazione e si preferisce trasferire la sede del comune nell’ex convento carmelitano costruito dai frati, già presenti sul Monte Laureto, nel 1580 sui resti del vecchio castello di Putignano distrutto da Federico II. Il Sedile viene ristrutturato ai primi del ‘900 ma perde gran parte dei suoi dettagli storici, come i dipinti nel suo ingresso. In cima all’edificio notiamo l’orologio e le campane che scandivano il tempo negli anni addietro. Oggi è sede della Pro Loco.
MUSEO DIFFUSO DEL CARNEVALE
Si tratta di un interessante viaggio nel mondo del Carnevale. Il museo si struttura in quattro tappe all’interno della città e ci permette di scoprire origine, simboli e significati del carnevale attraverso documenti, foto, filmati e creazioni di cartapesta.
(visita a pagamento)
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I Capolavori nei dintorni di Putignano:
GROTTA DI SAN MICHELE IN MONTE LAURETO
Ad oggi risulta abbastanza difficile risalire indietro nei secoli al momento della fondazione di questo suggestivo luogo di culto ipogeo. Le prime notizie documentate si hanno solo dalla fine del 1000 quando il Conte Goffredo di Conversano concede i privilegi sul luogo ai monaci benedettini di Santo Stefano di Monopoli per poi seguire la sorte di molte località e chiese del territorio che finiscono sotto il controllo dei Gerosolimitani nei primi anni del 1300. E’ di questo secolo (denominato periodo angioino) la cappella centrale con l’altare maggiore e l’affresco rappresentante la Crocifissione di Cristo. Dal XVI sec. subentrano i Padri Carmelitani che la abbelliscono ulteriormente ad esempio con le due cappelle laterali in cui spicca la statua di San Michele opera del celebre Stefano da Putignano. Nell’800 la proprietà passa alla nobile famiglia Romanazzi Carducci che vi edifica una villa. Nel successivo periodo fascista la villa viene integrata in un nuovo complesso sanitario edificato sul colle, a formare così una vera e propria cittadella della salute ancora oggi operante, anche se con modalità diverse dal secolo scorso.
(Visitabile con contributo)
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BOSCO DI SAN PIETRO PITURNO
E’ stato donato nel 1967, insieme con il palazzo di famiglia oggi Museo Civico, dal Principe Romanazzi Carducci al comune. Oggi è un parco cittadino liberamente fruibile.
Per la posizione di tutti i luoghi di interesse consulta la nostra Mappa !
4. PRODOTTI TIPICI DI PUTIGNANO
ARTIGIANATO – Le lavorazioni artigianali più conosciute di Putignano riguardano sicuramente la castapesta, materiale povero fatto di carta di giornale e colla di farina, essenziale per alimentare la magia del più antico Carnevale d’Europa. Altra produzione antica e caratteristica è la produzione di cesti realizzati ad intreccio (panaral fatto di canne, poloni di ulivo e ciliegio selvatico) (spurtar fatto di paglia e rovi). Ormai sempre più rari i maestri trullari e scalpellini. Putignano è un polo tessile importante soprattutto per gli abiti da sposa e da cerimonie.
COSA MANGIARE A PUTIGNANO – In Puglia si respira forte l’atmosfera mediterranea e questo si ripercuote in mondo fantastico sulla sua cucina regionale, realizzata con materie prime figlie del sole e del buon clima. Qui di seguito una interessante lista di meraviglie culinarie della cittadina.
L’alimento simbolo di Putignano (tanto da aver dato il nome alla maschera principale del carnevale) è la Farinella, una farina mista di ceci ed orzo tostati e con l’aggiunta di sale. La Farinella ha una storia antica legata alla povera vita contadina, ma oggi permea sovrana molteplici piatti della cucina locale.
Nell’orto troviamo poi il Carciofo di Putignano verde e violetto, specie autoctone e in via di estinzione.
Altro ortaggio autoctono a rischio di scomparire è la Cima Nera di Putignano, una varietà di cavolo broccolo coltivato ormai da pochi contadini solo per il consumo locale. Questo ortaggio è l’ingrediente principale del piatto tipico cittadino (orecchiette con cime nere, pangrattato, alici, aglio e olio).
I prodotti caseari sono una delle eccellenze anche in questa parte della regione. La Mozzarella Fiordilatte (o Treccia dei Trulli e della Murgia) è il fiero rappresentante di questa categoria. Menzioniamo però anche un raro formaggio, Formaggio Punto, che non è acquistabile ma è fieramente prodotto e consumato a livello locale dai suoi estimatori. Si tratta di uno dei formaggi coi vermi che possiamo trovare in varie regioni italiane, formaggio che è stato vietato al commercio e si trova quindi solo nei pochi luoghi di produzione. Questo in particolare viene realizzato grazie al lavoro delle larve di una mosca che scavano nel formaggio e rilasciano delle sostanze che ne danno poi il sapore acido e piccante.
Ora è il momento di menzionare il Pane Pugliese e in particolare i suoi rappresentati locali, tra cui le friselle, le pignate e i taralli, in una versione un po più piccola, chiamata appunto tarallini di Putignano. I taralli sono molto utilizzati quando si ricevono ospiti o per accompagnare vino rosso e aperitivi.
Anche a Putignano gran parte del territorio è votato alla coltivazione dell’olio extravergine. Le cultivar presenti sono in gran parte di Ogliarola, Cima di Mola e Coratina.
Bevanda rinfrescante estiva tipica è il Latte di Mandorle, usato anche per il classico caffè leccese (caffè, latte di mandorla, ghiaccio).
Un assaggio o acquisto gastronomico speciale può essere la tipica conserva di Putignano (prodotto spalmabile), fatto di ortaggi tipicamente estivi, in particolare di pomodoro e peperone essiccati.
COSA BERE A PUTIGNANO – Il vino tipico della zona comprende queste denominazioni: Gioia del Colle DOC, Aleatico di Puglia DOC, Murgia IGT, Puglia IGT.
5. COSA FARE A PUTIGNANO
CARNEVALE – Putignano è sinonimo di Carnevale. Qui infatti troviamo uno dei più antichi carnevali al mondo dato che il suo inizio risale al 26 dicembre 1394. Quel giorno si decise di spostare la reliquia di Santo Stefano e una icona bizantina della Madonna, dall’abbazia di Santo Stefano a Monopoli, fino a Putignano, considerato luogo più sicuro e protetto dalle scorrerie dei pirati saraceni. La narrazione popolare di quel giorno vede la processione di monaci e cavalieri accompagnare i preziosi tesori in corteo ed impressionare, lungo il tragitto, tutti i contadini intenti a fare le propaggini alle viti, i quali, felici di quanto stava accadendo, si accodarono alla processione e organizzarono canti, balli e soprattutto scherzi, versi e satire improvvisate per celebrare l’evento. (questo è il momento in cui nascono le Propaggini di Putignano, che segnano l’inizio del carnevale).
Il Carnevale a Putignano comincia ufficialmente il 26 dicembre con la manifestazione delle Propaggini, ma è a partire dal 17 gennaio (festa di Sant’Antonio Abate) che entra nel vivo del suo programma. Da questo giorno ogni giovedì è dedicato ad una categoria diversa di persone: i Monsignori, i Preti, le Monache, le Vedove, i Pazzi (i giovani non sposati), le Donne Sposate e i Cornuti (uomini sposati). Quest’ultimo gruppo ha una sua propria accademia, l’Accademia delle Corna, con i suoi rituali e le sue onorificenze (come il Gran Cornuto dell’Anno). Le tre domeniche che precedono il Mercoledì delle Ceneri vedono le prime tre sfilate dei carri con i loro giganti di cartapesta. Il carnevale si conclude il martedì grasso con l’ultima delle quattro sfilate di carri e il funerale del carnevale.
Il 2022 è la 628^ edizione.
Per tutte le Info QUI.
PROPAGGINI (26 dicembre) – Come abbiamo detto, il rito delle Propaggini nasce dall’episodio avvenuto il 26 dicembre 1394 in cui i contadini inteti nei campi a fare propaggini alle viti, si ritrovano coinvolti nella processione che accompagna la reliquia di Santo Stefano a Putignano. In paese la popolazione organizzò all’epoca canti, balli e soprattutto scherzi, versi e satire improvvisate per celebrare l’evento. Anche oggi l’evento prevede una processione in cui tutte le confraternite della diocesi portano per il paese la statua del santo e la sua preziosa Reliquia. Avviene poi il passaggio del cero, che vuole sugellare la tolleranza da parte della Chiesa, verso tutti gli eccessi che si protrarranno con il carnevale. L’evento continua poi con teatro, musica e spettacoli per tutto il giorno.
FESTA DI SAN GIOVANNI – Alla fine di giugno si tiene la festa del Santo divenuto patrono della città per bolla papale di Innocenzo IV nel 1358 su richiesta del Balì di Santo Stefano di Monopoli che voleva così rafforzare maggiormente l’appartenenza di Putignano all’Ordine Cavalleresco dei Giovanniti (Gerosolimitani). Si svolge poi una due giorni di festa medievale con numerosi spettacoli, artisti, figuranti e falconeria. Ovviamente non manca l’aspetto enogastronomico, il mercatino medievale e il finale di fuochi pirotecnici.
FESTA DI SANTO STEFANO (3 Agosto) – La manifestazione prevede celebrazioni liturgiche e la processione della statua e la reliquia del Santo.
Per INFO cerca la pagina Facebook del Comitato Festa Patronale Santo Stefano di Putignano.
6. CURIOSITA’
CASA EDITRICE LATERZA – E’ il 1885 quando a Putignano la famiglia Laterza apre la sua prima cartoleria. Da qui, nei successivi anni, l’attività si sposta a Bari e si amplia aggiungendo una libreria, una tipografia e nei primi del ‘900 la celebre casa editrice. Giuseppe Laterza è un semplice falegname all’inizio, ma ha la fortuna di avere cinque figli che, ad uno ad uno, si uniscono a questa impresa di famiglia e vanno a gestire ognuno un settore. L’intraprendenza poi permette loro di espandere l’attività e divenire negli anni una delle case editrici più famose e attive, con numerosi libri nel loro catalogo e altrettanti scrittori e saggisti famosi.
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO – Come spesso accade sui portali di ingresso delle chiese, anche qui troviamo lo stemma ecclesiastico che ci da interessanti informazioni. In questo caso sul portone della chiesa domina lo stemma pontificio (la tiara con due chiavi incrociate). Questo ci dice e ci ricorda lo status della chiesa putignanese (almeno dal XII sec.) di Ecclesia Nullius Diocesis, ovvero di non appartenenza ad alcuna diocesi ma di dipendenza diretta dalla Santa Sede.
CHIESA DI SANTA MARIA “LA GRECA” – Vi sono diverse interpretazioni su questo appellativo. Una di queste nasce dal fatto che anche in epoca medievale Putignano, come altre località della Puglia, ha visto l’insediamento di famiglie profughe provenienti dalla Grecia. Un esempio sono le monache benedettine stabilitesi nella vicina Conversano provenienti dal Peloponneso (o Morea). Morea è ancora oggi un cognome molto diffuso nella zona. Inoltre si ricorda che fino al secolo scorso molte delle persone abitanti nei pressi della chiesa parlavano con un’inflessione dialettale diversa rispetto gli altri abitanti, con numerosi termini di derivazione greca.
CAMPANE – Durante il periodo repubblicano (fine ‘700 – inizio ‘800) i francesi hanno portato via tutte le campane delle chiese ad eccezione di quella più grande della chiesa di San Pietro, ancora oggi al suo posto.
OLMO MONUMENTALE – A poca distanza dal Municipio troviamo uno dei tre olmi piantati dai francesi nel 1806 in memoria degli ideali della rivoluzione.
7. SERVIZI
PARCHEGGI – Durante i principali eventi fai riferimento alle indicazioni del comune e degli organizzatori della manifestazione, trovare parcheggio potrebbe essere alquanto difficoltoso. Per i Camper ci sono un po’ più difficoltà. Si segnalano infatti solo una quindicina di posti presso il parcheggio della Grotta del Trullo. Non ci sono servizi disponibili. Chiedere comunque info e permesso al gestore della Grotta.
BAGNI PUBBLICI – Ce n’è uno nei pressi del municipio, ma non abbiamo idea di orari e modalità di accesso.
ACCESSIBILITA’ – Per verificare l’accessibilità ai principali monumenti e luoghi pubblici per le persone con difficoltà motoria o altra disabilità, consigliamo di contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche.
Per scoprire la posizione di alcuni servizi descritti consulta la nostra Mappa.
8. CONSIGLI
- Nei periodi fuori dai principali eventi, Putignano può anche essere girata tranquillamente e magari abbinata ad una seconda località limitrofa.
- Per gli amanti dei luoghi inusuali, una visita alla Grotta del Trullo e alla Grotta di San Michele in Monte Laureto può essere una interessante avventura.
- Come sapete noi siamo appassionati estimatori della cucina del territorio, e possiamo dire che anche qui a Putignano non ci si deve proprio perdere una tappa nelle strutture che propongono cucina regionale e locale.
- Come dimenticare il Carnevale. Ci sono molti interessanti appuntamenti a cui sarebbe meraviglioso partecipare. Informati sugli eventi distribuiti da fine dicembre al martedì grasso, e scegli quello che più ti incuriosisce.
DISCLAIMER – Come sempre, non potendo garantire il monitoraggio e l’aggiornamento continuo delle informazioni su musei, parcheggi e altri servizi, ti consigliamo di controllarli tu stesso in fase di organizzazione del viaggio o comunque prima dell’arrivo in questa località.
9. COLLEGAMENTI E RISORSE UTILI
UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE
Piazza Plebiscito n° 18 – Putignano (BA)
Addetta ufficio: Dott.ssa Rossella Russo
Tel. 080.4056555
E-mail: putignano@sistemamuseo.it