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Le 12 cose da vedere a Castell’Arquato

Castell’Arquato è a pieno titolo uno dei capolavori del nostro Paese. Visitare Castell’Arquato equivale a fare un salto indietro nel tempo di alcuni secoli. Località ideale per un gita fuori porta o come tappa di un tour dei colli piacentini, è la porta d’accesso alla splendida Val d’Arda. Castell’Arquato è un borgo medievale tra i meglio conservati e stupendamente inserito nel suo territorio fatto di dolci colline e incredibili tipicità enogastronomiche. È insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è nel club dei Borghi più Belli d’Italia, ha il titolo di Città d’Arte.
Cosa fare e cosa vedere a Castell’Arquato e dintorni? Ecco a voi la scheda di questo capolavoro piacentino!

cose da vedere a Castell'Arquato
Foto di Icco80

1. DATI DELLA LOCALITA’

  • COMUNE: Castell’Arquato
  • ALTITUDINE: 220m s.l.m.
  • REGIONE: Emilia Romagna
  • PROVINCIA: Piacenza
  • ABITANTI: 4700 circa
  • NOME DEGLI ABITANTI: Arquatesi
  • SANTO PATRONO: San Giuseppe, 19 marzo

2. STORIA DI CASTELL’ARQUATO

Avvicinandosi a Castell’Arquato appare sin da subito evidente la dominante caratteristica medievale del borgo. Gran parte della storia documentata dai manoscritti e dagli edifici narra infatti di un medioevo vissuto. La storia di questo stupendo gioiello italiano però è sicuramente più antica. Il territorio infatti era sicuramente abitato da Liguri e Galli e dal III-II sec. a.C. dai Romani.

Il primo documento però che parla dei questa località chiamandola Castri Arquatense è di età longobarda: siamo nel 760. Un certo Magno la dona, pochi anni dopo, al vescovo di Piacenza e rimane sotto il controllo vescovile fino all’instaurazione del comune nel 1220.

Da qui la vita del piccolo borgo inizia a diventare più travagliata. Infatti, dopo un cinquantennio di libertà politica, il borgo cade nelle mani del Capitano del Popolo Alberto Scoto sotto il quale iniziano i primi importanti lavori urbanistici. Scoto viene successivamente battuto da Gian Galeazzo Visconti e da questo momento inizia un lungo periodo in cui la signoria di Milano controlla il territorio. Alla morte di Filippo Maria Visconti, ultimo signore della sua casata, subentrano gli Sforza. Alla morte del Duca Francesco, avvenuta nel 1466, la moglie Bianca infeuda in Castell’Arquato il cognato Bosio Sforza degli Attendolo, Conte di Cotignola e di Santa Fiora.

La storia del borgo, dal secolo XV sino alla Unità d’Italia, vede così alternarsi il dominio degli Sforza di Milano e degli Sforza di Santa Fiora sotto la giurisdizione della Casa Ducale Farnesiana e infine della Camera Ducale Parmense, attraverso un susseguirsi di vicende politiche e militari delle quali furono protagonisti insigni capitani d’arme.

Nel secolo XVIII Castell’Arquato passa definitivamente alla Camera Ducale Parmense sotto la quale rimane fino all’Unità d’Italia.

3. COSA VEDERE A CASTELL’ARQUATO

I Capolavori di Castell’Arquato

TORRIONE FARNESIANO

Grande torre quadrata a pareti conca­ve che doveva certamente servire da magazzino di vet­tovaglie durante il dominio farnesiano. La sua costru­zione si aggira sulla fine del 1500. Il torrione era col­legato da un passaggio diretto con l’adiacente Palazzo del Duca.

PALAZZO DUCALE

La parte centrale costituiva il Palazzo di Giustizia edifi­cato da Alberto Scoto nel 1292; la parte soprastante la fontana è opera dei primi Sforza; il resto, segna tempi posteriori. Sul lato rivolto al Torrione Farnesiano si trova il « Fontanone dei Duca » sotto un grande arco a tutto sesto con di­verse cannelle per getto d’acqua e la cui costruzione risale all’epoca del Podestà Tedizio De Spettini e precisa­mente al 1292.

PALAZZO STRADIVARI

Stupendo edificio merlato dell’800 costruito dalla famiglia Stradivari, rappresenta in pratica la porta d’accesso alla parte alta del borgo.

PALAZZO DEL PODESTA’

Questo suggestivo edificio ci fa capire il potere e la ricchezza raggiunto dalla comunità nel suo passato. E’ stato costruito sotto il podestà Pietro De’ Spettini al tempo del feudo di Alberto Scoto e precisamente nell’anno 1293. Al primo piano si trova un ampio salone che attualmente serve come sala Consiliare del Comune e che conserva ancora un soffitto autentico con decorazioni dell’epoca. Al primo nucleo dell’edificio nel tempo si sono aggiunte altre parti come la doppia loggia addossata a sud-ovest che porta ancora lo stemma dei Visconti, l a scala esterna coperta e il loggiato superiore. Sotto il porticato si trova l’ufficio Informazioni Turistiche di Castell’Arquato.

LA COLLEGIATA

La prima data certa della sua costruzione risale al 758. Un documento attesta che un certo Magno, Signore del luogo, provvide alla costruzione della Chiesa dedicandola all’Assunta. Riedificata e ampliata a seguito di un terremoto nel 1117, è costituita di masselli di arenaria marina dal caratteristico colorito giallo-verdastro, punteggiati di conchiglie fossili. All’interno la nuda pietra e la poca luce conferiscono un’atmosfera unica. Molto bella la piccola cappella di Santa Caterina riccamente affrescata e l’antica fonte battesimale. La navata centrale e la cappella di Santa Caterina sono illuminabili con 0,50 euro.

IL CHIOSTRO E IL MUSEO DELLA COLLEGIATA

Dalla piazzetta dinanzi la facciata principale della Collegiata, si accede al Chiostro del 1300 e al Museo che conserva importanti testimonianze e reperti del medioevo religioso della Val d’Arda. Contiene opere provenienti dalla Collegiata stessa e da chiese limitrofe: argenterie e arredi sacri, dipinti, sculture, mobili, codici e materiale d’archivio. Un importante reperto è la mantellina indossata da papa Paolo III Farnese, il “creatore” del Ducato di Parma e Piacenza in occasione della visita a Castell’Arquato alla figlia Costanza. (Ingresso a pagamento)

ROCCA VISCONTEA

Fu edificata tra il 1342 e il 1349 probabilmente sui resti di un precedente forte andato in rovina a causa di eventi bellici e dal famoso terremoto del 1117. Il maniero negli anni ha visto il susseguirsi di importanti personaggi come Galeazzo e Luchino Visconti, Niccolò Piccinino, Rosso da S. Secondo, Bosio Sforza e altri valorosi capitani che fecero di questa fortificazione il punto saldo della loro potenza. (Ingresso a pagamento)

TERRAZZA PANORAMICA

Giardino pubblico con splendida terrazza panoramica sulla val d’Arda.

MUSEO GEOLOGICO GIUSEPPE CORTESI

Nel 1272 la confraternita del Santo Spirito ha trasformato un edificio di sua proprietà in ricovero ai pellegrini che in quel periodo seguivano i tracciati della via Francigena per raggiungere Roma. Dal 1990 nel cinquecentesco edificio dell’Ospedale Santo Spirito un piccolo ma incredibile museo geologico. Le diverse sale che lo compongono permettono al visitatore di apprendere le dinamiche geologiche che hanno portato al mondo di oggi. Naturalmente il museo ospita anche le collezioni uniche e preziose della Val d’Arda e dei territori limitrofi, testimoni di un era geologia che prende il nome proprio da queste terre: il Piacenziano (3,6 -2,6 milioni di anni fa). (Ingresso a pagamento)

MUSEO LUIGI ILLICA

Il museo è collocato proprio accanto alla casa natale del celebre poeta e librettista Luigi Illica. E’ stato tra i principali librettisti dell’epoca post-verdiana e lavorò per Giacomo Puccini, Alfredo Catalani, Umberto Giordano e molti altri musicisti. Nell’attività di librettista fu di particolare rilievo l’incontro con Giuseppe Giacosa con il quale scrisse i suoi libretti più famosi, tutti di opere pucciniane: La bohèmeToscaMadama Butterfly. I più fortunati, scritti da solo, sono Iris di Pietro Mascagni e Andrea Chénier di Umberto Giordano. Il museo è suddiviso in quattro sale che espongono la vita, le opere, le testimonianze e i materiali. (Ingresso a pagamento)

I Capolavori nei dintorni di Castell’Arquato

RISERVA DEL PIACENZIANO

La Riserva è stata istituita nel 1995 ed è divisa in 9 zone situate nei territori comunali di Castell’Arquato, Lugagnano, Gropparello, Vernasca e Carpaneto. Lo scopo del parco è di tutelare gli affioramenti di rocce sedimentarie noti alla comunità scientifica internazionale come aree tipiche del Piacenziano. Questo significa che le rocce di questo territorio rappresentano e sono riferimento nel mondo, di quel periodo geologico compreso tra i 3,6 e i 2,6 milioni di anni fa.

BOSCO DI SANTA FRANCA

E’ un piccolo bosco planiziale situato fra San Lorenzo e Bacedasco, entrambe frazioni del comune di Castell’Arquato. All’interno del bosco si trova l’oratorio di Santa Franca, una cappella dedicata a santa Franca, la protettrice della val d’Arda. Il bosco confinava con le vecchie Terme di Bacedasco, chiuse purtroppo negli anni ’90. (Vedi sezione Curiosità)

Per la posizione di tutti i luoghi di interesse consulta la nostra Mappa !

4. PRODOTTI TIPICI DI CASTELL’ARQUATO

ARTIGIANATO – L’artigianato d’arte locale comprende la lavorazione del ferro, delle ceramiche e del legno.

COSA MANGIARE A CASTELL’ARQUATO – I prodotti più famosi di quest’area sono sicuramente i salumi DOP: coppa, salame e pancetta. La cucina locale però vanta altre pietanza eccezionali come i Pisarei e fasögnocchetti di acqua e farina fatti a rigorosamente mano e conditi con un sugo di fagioli borlotti. Troviamo poi gli anolini in brodo (anveinin dialetto): mentre nel resto del Piacentino si fanno con un ripieno di stracotto, qui il ripieno è di grana padano amalgamato con pane grattato e odori. Il brodo è rigorosamente di gallina, manzo e vitello. I chisolini, rettangoli di pasta fritta, da gustare caldi con i salumi. La bortellina o burtlena, una specie di frittella a base di acqua e farina, è uno dei baluardi della cucina piacentina di ispirazione popolare. Picùla ad caval, carne di cavallo trita in umido ottima assieme alla polenta. Pistä ‘d grass (lardo battuto a coltello con aglio e prezzemolo).

COSA BERE A CASTELL’ARQUATO – Il vino tipico arquatese è il Monterosso Val d’Arda senza dimenticare naturalmente il Gutturnio onnipresente nel piacentino e l’Ortrugo.

5. COSA FARE A CASTELL’ARQUATO

  • MONTEROSSO FESTIVAL – Evento che si tiene a metà aprile per celebrare il vino bianco da aperitivo prodotto nella zona di Castell’Arquato. Il Monterosso si degusta lungo le vie del borgo e si conosce in tutte le sue declinazioni grazie ai sommelier nell’Enoteca Comunale.
  • VERNASCA SILVER FLAG – Gara di auto d’epoca che si tiene verso la metà-fine giugno sul percorso Castell’Arquato – Vernasca ed è dedicata ogni anno a una casa automobilistica diversa.
  • RIVIVI IL MEDIOEVO – Evento del primo weekend di settembre: corteo in costume, tornei e combattimenti medievali, accampamento militare delle scuole d’arme da tutta Europa lungo il fiume Arda, mercatino e ristorazione a tema.
  • FESTA DELLE CASTAGNE E DEI RICORDI – Inizio Ottobre. Castagne, piatti tipici e esposizioni antichi mestieri.
Castell'Arquato eventi
Vernasca Silver Flag

6. CURIOSITA’

  • CINEMA – A metà degli anni ’80 Castell’Arquato fu una delle location italiane scelte per una nota produzione cinematografica: il film LadyHawke. Il paese, con la sua splendida piazza in particolare, divenne un grande set a cielo aperto e una parte della popolazione fu coinvolta svolgendo ruoli di comparse.

  • IL BORGO DEGLI INNAMORATI – Il borgo di Castell’Arquato e la sua splendida cornice medievale si propone come Borgo degli Innamorati e offre eventi e servizi rivolti agli innamorati. Informazioni presso lo IAT.

7. SERVIZI

  • PARCHEGGI – Sono segnalati 5 comodi parcheggi. Il borgo medievale è situato su una collina e la strada principale per arrivare a Castell’Arquato gli passa proprio sotto, quindi la soluzione migliore per lasciare il proprio veicolo è usufruire di uno dei due parcheggi gratuiti nella parte bassa del paese (P1 e P2). Il parcheggio vicino al cimitero (P4 – parte alta del paese) permette la sosta anche ai camper seppure non sia un parcheggio per camper, quindi senza possibilità di carico-scarico.

  • BAGNI PUBBLICI – Presente presso il parcheggio vicino al cimitero (P4 – parte alta del paese), sul lato dell’Istituto Comprensivo (Discesa San Carlo), accanto al Castello Visconteo (via Magno).

  • IAT (Ufficio informazioni turistiche) – Si trova presso il Palazzo del Podestà, nella parte più alta del borgo. Visita il sito per maggiori informazioni sull’accoglienza turistica del borgo QUI.

  • PET FRIENDLY – Nella Rocca Viscontea possono entrare cani di taglia piccola o media, purchè con guinzaglio e museruola.

Per scoprire la posizione di alcuni servizi descritti consulta la nostra Mappa.

8. CONSIGLI
  1. Parcheggia nella parte bassa del paese e risali lentamente verso la parte più scenografica e panoramica.
  2. Osserva i dettagli e i colori delle antiche vie acciotolate e degli edifici in pietra.
  3. Fermati ad assaggiare i sapori locali visitando pasticcerie, osterie ed enoteche.

DISCLAIMER Come sempre, non potendo garantire il monitoraggio e l’aggiornamento continuo delle informazioni su musei, parcheggi e altri servizi, ti consigliamo di controllarli tu stesso in fase di organizzazione del viaggio o comunque prima dell’arrivo in questa località.

9. COLLEGAMENTI E RISORSE UTILI

IAT
P.za Municipio, 1 – 29014 Castell’Arquato (PC)
Tel. e Fax +39 0523 803215
iatcastellarquato@gmail.com

COMUNE DI CASTELL’AQUATO

MUSEO GEOLOGICO G. CORTESI

MONTEROSSO FESTIVAL

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