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Le 3 cose da vedere a Cetara

CETARA è un piccolo borgo di pescatori della Costiera Amalfitana situato a ridosso di ripidi monti ricoperti di limoneti e vigneti che si gettano nel blu del mare. L’antica tradizione marinara rende Cetara famosa per il suo pescato. La Colatura di Alici è la sua eccellenza ma non sono da perdere nemmeno i vari eventi che si susseguono durante l’anno. Dal 1997 Cetara e gli altri comuni della Costiera Amalfitana sono insigniti del titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Anche se piccola, Cetara è pur sempre una gemma di questo incredibile angolo di Italia e quindi ecco per te cosa fare e cosa vedere a Cetara.

Cetara cosa vedere

1. DATI DELLA LOCALITA’

COMUNE: Cetara
PROVINCIA: Salerno
REGIONE: Campania
ALTITUDINE: 10m s.l.m.
SANTO PATRONO: San Pietro Apostolo (29 giugno)
ABITANTI: 1980 circa
NOME DEGLI ABITANTI: cetaresi

2. STORIA DI CETARA

Le prime testimonianze in questa località risalgono alla seconda metà del IX sec quando, per alcuni anni e con il benestare del vescovo di Napoli Atanasio II, si insediano bande di saraceni alleate dello stesso vescovo che li utilizza per le sue mire di dominio in tutta la Campania. Cacciati i saraceni, la prima piccola comunità di pescatori, che si raccoglie intorno alla chiesa di San Pietro Apostolo, risulta sotto il dominio di Amalfi (intorno all’anno 1000) e un secolo dopo, con i normanni, alle dipendenze del monastero benedettino di Erchie prima e dell’abbazia di Cava de’ Tirreni poi.

I cetaresi erano abili marinai e pescatori, tra i migliori di tutta la costiera e hanno contribuito ai prosperi traffici commerciali della repubblica marinara e dei monasteri benedettini che avevano le loro basi sia in nord Africa che nell’impero bizantino.

Nel 1534 una flotta turca di 22 galee al comando di Sinan Pascià saccheggia il territorio, fa schiava ed uccide gran parte della popolazione. Per prevenire ulteriori attacchi il vicerè di Napoli ordina la costruzione delle torri di avvistamento che troviamo su tutta la costiera.

Tra il ‘700 e l’800 Cetara è sotto il controllo di Vietri, che a sua volta è una frazione di Cava de’ Tirreni (fino al 1806), ma nel 1833 per decreto reale anche il piccolo borgo di Cetara viene elevato a comune e diventa quindi indipendente.

3. LE 3 COSE DA VEDERE A CETARA

TORRE DI CETARA

Seppure chiamata “Vicereale” la costruzione della torre risulta più antica. Si parla infatti del periodo angioino, momento in cui troviamo una prima torre di avvistamento e difesa dai pirati. Col tempo la piccola torre cilindrica angioina viene rafforzata e soprelevata (periodo aragonese) e, dopo lo sbarco e il saccheggio dei Turchi del 1534, entra a far parte di un più vasto sistema costiero difensivo che vede circa 400 torri lungo tutte le coste del sud Italia (periodo vicereale spagnolo). La torre era dotata di 3 cannoni che servivano a scoraggiare eventuali imbarcazioni indesiderate. Oggi ospita diverse iniziative artistiche ed il museo della pesca e della colatura di alici.
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CHIESA E CONVENTO DI SAN FRANCESCO

Il convento francescano della fine del XIV sec. era composto dalla Chiesa di San Francesco (ancora presente) e dal chiostro e dalle celle dei monaci oggi trasformate in ristorante e sede comunale.

CHIESA DI SAN PAOLO APOSTOLO

E’ la chiesa principale del borgo. Viene edificata alla fine del IX sec. in periodo normanno, quando vengono allontanati definitivamente i saraceni insediatisi lungo la costa e in particolare nei territori dell’attuale Cetara. La chiesa attuale è il risultato di molti interventi. Il campanile è l’unico elemento rimasto dell’edificio originario. Il corpo doveva essere più piccolo e corrispondere all’attuale cripta. Persino l’entrata doveva essere rivolta sul lato opposto rispetto l’attuale. Con gli ultimi interventi è stata soprelevata e dotata di una cupola. All’interno, una lapide in latino e in arabo commemora il cetarese Gandenetto d’Aulisio che nel 1484 libera il principe Federico d’Aragona dalla prigionia dei baroni salernitani della celebre “congiura dei baroni”.

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4. PRODOTTI TIPICI DI CETARA

COSA MANGIARE A CETARA
Grazie alla lunga tradizione marinara, Cetara vede tra i suoi prodotti tipici il pesce, primi tra tutti il tonno e le alici e le fritture di pesce. La colatura di alici è l’orgoglio della tradizione locale degna discendente dell’antico “garum” romano.
Per approfondire vai QUI.
La colatura di alici è un liquido ambrato che si ottiene dalla maturazione delle alici pescate nel golfo di Salerno in primavera e messe sotto sale per circa 4-5 mesi in piccole botti di rovere. L’azione del sale e la pressione esercitata sul coperchio inizia a produrre il liquido color ambra che dopo altri importanti passaggi diventa un ricercato prodotto dal sapore di mare deciso che accompagna i piatti tipici locali, soprattutto durante il periodo e le festività invernali. Dall’ottobre 2020 la colatura di alici di Cetara ha ottenuto il marchio DOP.
Un altra risorsa da consultare su questa eccellenza la trovi QUI.

Come nel resto della Costiera Amalfitana, anche gli abitanti di Cetara hanno dovuto adattare le coltivazioni all’aspro territorio montuoso realizzando nel tempo terrazzamenti sostenuti da muri a secco chiamati qui “macerine”. Questo permette così la coltivazione di vigneti, frutteti, limoneti e ulivi.
Il limone sfusato amalfitano ha una buccia giallo pallido, una qualità di succo abbastanza alta (27-28%), è molto ricco di aromi naturali rispetto al limone comune ed ha pochi semi.

Colatura di alici Cetara

COSA BERE A CETARA
Come negli altri comuni della Costiera il vino prodotto qui è il Costa d’Amalfi DOC.

5. COSA FARE A CETARA

BENEDIZIONE DEL MARE (19 giugno) – E’ una cerimonia molto sentita dai cetaresi che vede portare la statua di San Pietro in riva al mare per la benedizione delle acque come buon auspicio per la pesca e la navigazione.

FESTA PATRONALE (29 giugno) – Festa per la celebrazione di San Pietro che vede il borgo addobbato da luminarie e la processione della statua del Santo adagiata su una pedana a forma di barca e portata in spalla da pescatori lungo tutto il paese, dalla parte più alta alla riva del mare. La manifestazione si conclude con i fuochi pirotecnici sull’acqua.

NOTTE DELLE LAMPARE (luglio) – Interessante manifestazione in cui si può assistere, stando a bordo di traghetti, ad una vera e propria pesca tradizionale delle alici con l’impiego delle lampare, piccole imbarcazioni dotate di grosse lampade per attirare i pesci in superficie. La data dell’evento varia di anno in anno perchè segue le fasi lunari che sono fondamentali per la corretta pesca delle alici.
Maggiori info QUI.

PROCESSIONE DI SAN FRANCESCO (4 ottobre)

FESTA DELLA COLATURA DI ALICI (primi di dicembre) – Momento in cui si celebra la spillatura della nuova colatura di alici. Si svolge presso la Torre Vicereale.

FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE (8 dicembre) – La processione dell’immacolata si tiene alle prime luci dell’alba ed è da sempre preceduta nella serata precedente da feste e banchetti in famiglia e tra amici fino al momento della celebrazione. Negli ultimi anni la processione è preceduta da una vera e propria “notte bianca” con bancarelle e artisti di strada che animano tutto il borgo. In questa occasione immancabile sulle tavole dei cetaresi la celebre colatura di alici.

6. CURIOSITA’

TRADIZIONE MARINARA
Un’antica tradizione dei pescatori di Cetara li vede partire in primavera per i mari pescosi di Algeria e Marocco dove ricca è la pesca delle acciughe. Le alici vengono poi conservate sotto sale e vendute in molti mercati della penisola come a Marsiglia, Genova, Livorno e Messina.

IL NOME CETARA
Ci sono diverse ipotesi sul nome del borgo, la prima delle quali vede l’origine da “Cetaria” ovvero tonnara o “Cetari” ovvero venditori di grossi pesci (come i tonni appunto).

GARUM ROMANO
E’ una salsa che originariamente viene prodotta nei territori del mediterraneo orientale dove i greci la chiamano Garros. In seguito Cartagine ne diviene una gran produttrice e i romani iniziano ad apprezzarla a partire dal periodo delle guerre puniche. A differenza della colatura di alici di Cetara, il Garum viene prodotto con l’utilizzo di diversi tipi e parti di pesce, non solo alici, e con l’uso di erbe aromatiche.
Da numerosi ritrovamenti sappiamo così che esistevano molti tipi di Garum che si differenziavano per tipologia di pesce e qualità. I Garum più ricercati e pregiati arrivavano a costare cifre molto alte.

7. SERVIZI

SPIAGGE
SPIAGGIA “DELLA MARINA” – Un tempo luogo di approdo e ricovero delle barche oggi è la spiaggia principale di Cetara a ridosso del borgo. In estate è in parte spiaggia libera e in parte occupata da un piccolo stabilimento balneare.
SPIAGGIA “DEL PORTO” (verso Maiori) – Piccola spiaggia alle spalle del porto, durante i mesi estivi ospita un piccolo stabilimento balneare.
SPIAGGIA “DELLA COLLALTA” (verso Maiori) – E’ una piccola spiaggia appartata incastonata da alte rupi, raggiungibile quindi solo a nuoto o in barca.
SPIAGGIA “DEL LANNIO” (verso Vietri) – Spiaggia sabbiosa di un centinaio di metri raggiungibile da una discesa situata nei pressi della Torre Vicereale.
SPIAGGIA “DEL TUORO VECCHIO” (verso Vietri) – Spiaggia demaniale data in concessione all’Hotel Cetus. Raggiungibile dall’hotel o con una barca.
SPIAGGIA “DELLA CAMPANA” (verso Vietri) – Spiaggia isolata e senza servizi, raggiungibile via barca. Sono presenti Alcuni faraglioni e una piccola grotta.

PARCHEGGI
Anche a Cetara, come negli altri borghi dell Costiera, parcheggiare, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico è impresa complicata. Il parcheggio principale è quello a pagamento nei pressi del porto oppure si può provare a trovare posto lungo la via che risale il paese.

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8. CONSIGLI

NOLEGGIO BARCA
Uno dei modi più comodi ma anche suggestivi per scoprire il litorale e le sue spiagge nascoste è noleggiando una barca.

CUCINA LOCALE
Imperdibile è ovviamente la cucina locale con la tipica colatura di alici.

SENTIERI
Alle spalle di ogni borgo della costiera ci sono monti, boschi e sentieri per tutti gli amanti delle camminate. Lungo le salite e sulla cima di questi monti così vicini alla costa si possono ammirare alcuni tra i panorami più incredibili e suggestivi d’Italia.
Qui a Cetara ci sono il 303b e 303a che sale verso il Monte Falerio (684m s.l.m.), il 300 che dal 303a devia verso il Monte Colonnello (868m s.l.m.) e il Monte Demanio (932m s.l.m.) e Monte dell’Avvocata (1014m s.l.m.) con il vicino monastero.
Il Sentiero dei Limoneti di Cetara collega il borgo alla vicina località di Erchie.

DISCLAIMER – Come sempre, non potendo garantire il monitoraggio e l’aggiornamento continuo delle informazioni su musei, parcheggi e altri servizi, ti consigliamo di controllarli tu stesso in fase di organizzazione del viaggio o comunque prima dell’arrivo in questa località.

9. COLLEGAMENTI E RISORSE

COMUNE DI CETARA

NOTTE DELLE LAMPARE

PROLOCO CETARA
Corso Garibaldi, 15 tel. 089 261593

TORRE DI CETARA – MUSEO

CETARA TURISTICA

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